Sono 5500 i giovani agricoltori italiani che hanno scelto un futuro tra le vigne, caratterizzandosi per una maggiore attenzione alla distintività, alla sostenibilità e all’export, tanto che il settore vitivinicolo è ai primi posti nelle scelte imprenditoriali degli under35. Lo afferma una analisi del Centro studi Divulga diffusa in occasione della degustazione a Casa Coldiretti dei vini della Generazione Z, con la degustazione di una selezione di prodotti realizzati da vignaioli under 30 provenienti da tutta Italia e la presenza del delegato nazionale di Coldiretti Giovani Enrico Parisi.
I giovani viticoltori di oggi si fanno promotori della biodiversità, riscoprendo antiche varietà di vite e rafforzando il legame con il territorio attraverso i mercati contadini e i canali di vendita diretta. Una tendenza alimentata dalla crescente consapevolezza del ruolo centrale dell’agricoltura nella sicurezza alimentare e nella valorizzazione delle tradizioni locali. E, volendo essere puntuali, anche dall’assenza di accise sugli alcolici che, di fatto, rendono la produzione di vino più competitiva rispetto alla produzione di qualsiasi altra bevanda alcolica in Italia.
Quasi un terzo delle aziende under 35, secondo Divulga, vende i propri vini all’estero, contro un quinto della media generale. Una situazione che li vede però in questo momento più esposti ai rischi legati ai dazi e a una guerra commerciale.
Inoltre, i giovani viticoltori sono tra i più impegnati nell’innovazione: oltre il 70% di loro porta avanti attività multifunzionali, che spaziano dalla trasformazione e vendita aziendale del vino all’enoturismo fino alla vinoterapia.
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