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Le associazioni di categoria non si accontentano della proroga. Più chiarezza e ulteriori semplificazioni
Nel corso dell’audizione presso la Commissione Ambiente della Camera dei deputati, ANCE e CNA accolgono positivamente la proroga dell’obbligo della polizza catastrofale prevista dal D.L. 39/2025, ma sollevano parecchi dubbi su molti aspetti dell’adempimento chiedendo che in fase di conversione in legge vengano chiariti i profili applicativi dell’obbligo assicurativo.
ANCE, in particolare, chiede di:
- precisare che l’obbligo di stipulare la polizza ricade esclusivamente sui beni di proprietà dell’impresa in quanto ricompresi nell’elenco delle voci di bilancio dell’attivo immobilizzato (B-II, numeri 1, 2 e 3 dell’art. 2424 c.c.) escludendo quelli detenuti ad altro titolo (es. locazione);
- definire meglio i criteri di assicurabilità in caso di immobili che presentano delle difformità edilizie operando una distinzione tra quelli che rientrano nei casi sanabili e quindi potenzialmente ammessi alla copertura obbligatoria;
- delimitare l’ambito di applicazione oggettivo, escludendo i cosiddetti “beni merce“;
- circoscrivere meglio la portata delle misure sanzionatorie, precisando che l’espressione “contributi, sovvenzioni o agevolazioni di carattere finanziario a valere su risorse pubbliche” si riferisce unicamente a interventi finanziari diretti conseguenti all’evento catastrofale;
- prevedere un sistema di mutualità tra le zone a più alto rischio e quelle meno rischiose, per evitare distorsioni troppo forti dal punto di vista della localizzazione delle attività economiche e in modo da creare un livellamento del premio verso un valore medio accessibile per tutti.
CNA, Confartigianato e Casartigiani chiedono di sfruttare il tempo che il Dl concede per fissare criteri e requisiti standard dei contratti, realizzare il portale Ivass consentendo alle imprese di confrontare le offerte e scegliere consapevolmente. Chiedono inoltre che:
- siano esonerate dall’obbligo assicurativo le imprese che nell’attività impiegano immobili in affitto da privati, quelle che hanno optato per il regime forfetario e le imprese personali che non aderiscono al regime forfetario quando siano dotate di attrezzature dal valore non superiore ai 20mila euro;
- venga definita per via legislativa la questione dell’esclusione dall’obbligo assicurativo dei beni gravati da abusi edilizi, anche piccole difformità, che penalizza le imprese.
Per saperne di più, leggi l’approfondimento “Polizza catastrofale (Cat Nat): per chi è obbligatoria e quali beni copre”
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Indirizzo articolo: https://biblus.acca.it/notizie/cna-esonerare-dalla-polizza-catastrofale-forfettari-e-imprese-che-impiegano-immobili-in-affitto/
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