Mentre gli eventi atmosferici avversi di grandi proporzioni sono sempre più frequenti, gli italiani diventano generalmente più consapevoli della necessità di proteggersi dal rischio di catastrofi naturali, ma sono allo stesso tempo contrari all’obbligo di assicurare la casa privata. Lo rileva un’indagine di Prima Assicurazioni, commissionata a Nielsen, che ha provato a ipotizzare l’obbligo esteso anche alle abitazioni private – quantomeno alle zone mappate come più a rischio – dopo che lo scorso 31 marzo è entrata in vigore la norma che rende obbligatorio per le grandi imprese stipulare una polizza assicurativa contro calamità naturali ed eventi catastrofali.
Dallo studio emerge che il 44,5% degli italiani intervistati sarebbe contrario a rendere un obbligo l’assicurazione cosiddetta “Cat nat” per le abitazioni private. Tuttavia, fra questi il 28,7% dei rispondenti si è già messo al riparo e ha già acquistato una polizza per la propria casa. Solo il 15,8% di quelli che affermano che renderla obbligatoria sarebbe “ingiustificato” non si è nemmeno protetto.
Invece, i favorevoli a una norma che ricalchi l’obbligatorietà per le imprese sono stati il 39,7% dei rispondenti. Fra loro, il 21,9% non dispone di un’assicurazione di questo genere per la propria abitazione, ma vedrebbe l’introduzione di un obbligo tutto sommato come un’opportunità per siglarla, riconoscendo l’aggravarsi del problema in questi ultimi anni. Il 17,8%, invece, ha già un’assicurazione contro le catastrofi naturali e la ritiene fondamentale, tanto da sostenere che dovrebbe essere imposta a tutti i proprietari di abitazioni, anche per far sì che si venga a creare una rete di protezione che non gravi sulle casse dello Stato.
Infine, sul totale del campione, un 15,8%, preferisce non sbilanciarsi o non è interessato a farlo.
“I dati ci dicono che tra gli italiani sta aumentando la consapevolezza del rischio crescente di catastrofi naturali e dell’importanza di proteggersi, anche se quasi la metà degli intervistati ritiene importante lasciare la scelta di assicurarsi ai singoli individui senza ricorrere all’obbligo di legge”, commenta Andrea Balestrino, Country Manager Italia di Prima Assicurazioni. “Per Prima è importante lanciare messaggi che aumentino la consapevolezza dei rischi, in un mondo che sta cambiando molto rapidamente, anche dal punto di vista climatico. Come insurtech all’avanguardia nel settore, è anche nostro compito sensibilizzare e far riflettere le persone sul tema della sicurezza, a prescindere dal fatto che una protezione sia obbligatoria o meno”.
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